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Un pomeriggio aspettando Natale

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“Molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità”: con questa citazione di Alexis Carrel, premio Nobel per la Medicina, è iniziato il pomeriggio di Venerdì 20 Dicembre in cui gli studenti e gli insegnanti di Portofranco Palermo si sono ritrovati per scambiarsi gli auguri di Natale. Insieme a loro si sono uniti alcuni ragazzi della Cooperativa Parsifal che opera ne settore delle disabilità e un gruppetto di alunni dell’Istituto alberghiero “Pietro Piazza” di Palermo. Nel corso del pomeriggio è stato possibile visitare la Città delle Illusioni e il complesso monumentale di San Giovanni degli Eremiti di Palermo: in entrambe le occasioni tutti, giovani e diversamente giovani, sono stati sfidati ad osservare le illusioni ottiche della mostra e a riconoscere i dettagli unici del monastero e del chiostro di San Giovanni lasciandosi stupire e incuriosire dalla realtà osservata. Le due esperienze si sono rivelate entrambe molto coinvolgenti, ma ancora più interessante è stato osservare i partecipanti: i giovani e gli adulti presenti erano felici di trascorrere del tempo insieme e di scambiarsi reciprocamente gli auguri. Sembra banale, ma forse anche questo dettaglio ci invita a capire un po' di più cosa è davvero Portofranco: una compagnia di persone che, partendo dallo studio, desiderano camminare insieme e, piano piano, condividere e comprendere la propria vita.  Ci diceva Domenico, uno dei volontari, “è stato significativo incontrarci presso il Museo delle Illusioni e la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti … per aver sperimentato, stando insieme, una tangibile familiarità” e aggiungeva Giuseppe, uno dei ragazzi di Portofranco, “oggi ho passato un pomeriggio veramente bello con alcuni professori con cui studio e con gli altri che ho conosciuto lì, che sono stati molto accoglienti con noi. È stata un'esperienza veramente bella e ho potuto imparare una nuova visione della cultura grazie alla spiegazione di S. Giovanni degli Eremitid ella professoressa”. Tutto questo, in un’epoca in cui l’assenza di comunicazione sembra caratterizzare il rapporto fra le diverse generazioni, è già un piccolo miracolo.

Infine nel momento conviviale, il presidente Giuseppe Meli ha sottolineato come, pur avendo visitato una mostra che faceva vedere l’aspetto talvolta apparentemente illusorio delle cose, l’esperienza vissuta in questo pomeriggio ci avesse documentato che la realtà alla fine non è illusione, è un dato, non una favola, così come lo è la nostra unità concreta, ed è proprio il Natale, fatto storicamente accaduto, che pone a ciascuno una precisa domanda su chi siamo veramente e su cosa o meglio chi è il fondamento della nostra vita.




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